Le Campane Tibetane sono oggetti per riprodurre il suono dell’OM
originario. Esse sono formate solitamente con una lega derivante dalla fusione
di sette metalli corrispondenti ciascuno a uno degli antichi sette corpi
celesti del nostro sistema solare. Le Campane Tibetane producono quindi suoni
in armonia con le vibrazioni delle sfere celesti, e trasmettono queste
vibrazioni a chi le suona o anche a chi semplicemente le ascolta. Questo
fenomeno si chiama, in termini tecnici, “concordanza di fase” ed è come mettere
due pendoli uno accanto altro. Dopo un certo periodo di tempo iniziano a
seguire lo stesso ritmo, come due onde che tendono a unirsi e a vibrare
all’unisono. Grazie a questo fenomeno, quando si percuote una campana tibetana
si creano delle forti vibrazioni che si propagano lungo il braccio (se la
campana viene tenuta sul palmo della mano) o lungo il punto in cui è appoggiata
la campana stessa (nel caso ad esempio in cui venga appoggiata su un chakra),
massaggiandolo in profondità. Si viene così a creare una “concordanza di fase”
fra la campana e la persona che vi è a contatto, producendo di solito uno stato
di profonda quiete interiore ed esteriore, che può andare ben al di là del
semplice rilassamento, fino a raggiungere le frequenze delle onde degli stati
meditativi più profondi. Interessante è anche il lavoro di collegamento (tra i
sette Chakras del nostro corpo sottile e i sette Corpi Celesti del sistema
solare), che viene creato dalla vibrazione dei sette metalli con cui sono fatte
le campane tibetane. Il corpo umano è anche un insieme di vibrazioni ed onde, a
se gli organi sono sani, vibrano alla giusta frequenza, mentre gli organi
ammalati hanno una frequenza disturbata. Le vibrazioni delle campane tibetane
richiamano la frequenza armoniosa originale, e stimolano così il corpo,
facendolo entrare in sintonia con la sua frequenza, ritrovando le proprie frequenze armoniose autonomamente.
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